“Se steve Jobs fosse nato a Napoli” è una delle provocazioni che in questi ultimi anni più mi ha fatto riflettere. I limiti e le potenzialità della nostra città che inevitabilmente poi si estendono a quelli di tutto il paese. La difficoltà nel fare impresa in Italia, e soprattutto al sud. L’ingegno e la creatività che non sarebbero bastate per dar vita all’impero Apple. La diversità nell’evoluzione delle startup della Silicon Valley rispetto a quelle nostrane. Questa è la cinica realtà da cui Antonio Menna ha tratto uno dei casi editoriali del 2012, appunto: “Se Steve Jobs fosse nato a Napoli”
Partendo da questi argomenti, siamo poi arrivati a discutere di attualità con i soliti italianetti problemi di expo 2015, passando per la crisi dell’editoria, del rapporto amore-odio con i social network e i loro pregi e difetti, fino ad arrivare al fenomeno tv Gomorra La Serie.
Antonio Menna ha risposto con la solita schiettezza e lucidità con cui abbiamo imparato a conoscerlo, a tutte le mie sollecitudini, dando vita ad una interessante discussione che pone l’accento sull’effettivo stato di cose in tanti ambiti della nostra attualità.
Di seguito l’intervista integrale.