Elochka. “il lavoro delle mie mani e della mia testa”

Mi chiamo Ela Siromascenko. Sono nata 29 anni fa a Constanta, una bellissima città sul mare, in Romania. A 19 anni sono andata a vivere a Bucarest per l’università.  A 20 anni ho iniziato a lavorare. Telemarketing, call center, poi economista in banca, e poi marketing specialist nella più grande catena di cinema multisala che operava in Romania. Nel frattempo, ho preso la laurea in marketing, un master in pubblicità e PR, e nel 2009 ho iniziato il dottorato in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Bucarest. La mia vita sembrava avere una traiettoria e pensavo di sapere la ricetta per andare sempre più in alto: lavorare sodo, studiare, migliorare sempre il curriculum. E anche se mi piaceva tanto viaggiare, non volevo assolutamente lasciare la Romania per vivere in un altro paese. Stavo benissimo a casa mia.

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Tutto è cambiato all’inizio del 2011, dopo aver conosciuto Luca, milanese, che è diventato il mio fidanzato. Dopo 10 mesi di via-vai tra Bucarest e Milano, abbiamo deciso di vivere insieme. Il mio programma di studi del dottorato prevedeva la possibilità di passare un periodo  come “visiting student” in qualsiasi università nella UE, quindi ho colto l’opportunità e sono stata accettata come visiting student presso l’Università degli Studi di Milano, Facoltà di Scienze Politiche.  ll 30 dicembre del 2011 mi sono trasferita a Milano.

Gli 8 mesi di studio li ho passati a finire la tesi di dottorato, imparare l’Italiano, e cimentarmi nella sartoria, che era un hobby che avevo scoperto nel 2010. Poi ho deciso di rimanere in Italia.  Mi sentivo ripetere spesso “con il tuo curriculum, troverai subito un lavoro nel marketing” e pensavo che la mia “ricetta” avrebbe funzionato senza problemi. Sbagliato. A Ottobre 2012, dopo aver finito il dottorato, ho iniziato a cercare lavoro a Milano. Ho mandato curriculum per tutti i posti disponibili e non, dall’ “assistente marketing” (“sii umile”, “sei una straniera”, “c’è la crisi” ecc.) al “direttore marketing”. Ho fatto pure la selezione per commesse da Zara. Dopo 6 mesi e un paio di colloqui non andati a buon fine, eccoci a Marzo 2013 ancora senza lavoro.

Nel frattempo stava succedendo qualcosa. Negli ultimi mesi di dottorato, mi prendeva sempre di più questo hobby della sartoria, che studiavo da sola tramite Internet, libri e riviste. Anche se da quando ero piccola mi piaceva fare vestitini alle bambole, e disegnare “abiti da principessa”, nessuno mi aveva insegnato a cucire. Però fatto sta che, alla fine del dottorato, mi trovavo già con qualche abitino in casa. Nello stesso tempo in cui ho iniziato a cercare lavoro, a Ottobre del 2012, ho aperto Elochka Handmade, un piccolo negozio online sulla piattaforma Etsy.com, dove ho esposto i 15 outfit che avevo cucito per hobby, fotografati da una mia amica, e con un’altra amica che mi faceva da modella.

Avevo scoperto Etsy nel 2011, sapevo che alcuni ce la facevano a vendere cose fatte a mano lì e pensavo “sarebbe bello…” Nella prima settimana ho venduto 4 capi. Poi, nulla. Ho quasi lasciato perdere l’idea, siccome la mia priorità era cercare lavoro. Non pensavo ancora a crearmelo.

Torniamo a Marzo 2013. Dopo 6 mesi di ricerca, e dopo una risposta negativa per un lavoro che pensavo già fosse mio, ho capito: stavo solo perdendo del tempo. Ho ripreso, quindi, il pc ed ho dato una spolverata al mio negozio su Etsy. Ho rinnovato i prodotti, ho studiato come funziona la SEO dentro la piattaforma, e lo stesso giorno sono iniziati ad arrivare ordini. L’ho preso come un segno del destino ed ho messo tutte le energie per farlo funzionare. Dopo altri due mesi in cui continuavo a ricevere ordini, ho deciso di avviare l’attività. La mia famiglia mi ha aiutato con la somma necessaria per l’avviamento, e a Luglio 2013 ho aperto la Partita IVA, ho comprato la macchina da cucire industriale, il tavolo per il taglio ed altri strumenti mancanti con cui ho allestito, come atelier, una stanza del bilocale dove vivo con Luca.

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Il mio lavoro è questo: creo e propongo dei modelli d’ispirazione vintage (soprattutto abiti da cerimonia nello stile degli anni 50)  nel mio negozio online. In base a questi, le mie clienti ordinano degli abiti su misura per loro. Spesso mi chiedono delle modifiche su un modello specifico e cosi nascono nuove varianti. Quelle che mi piacciono particolarmente le propongo poi nel negozio come modelli disponibili su ordinazione, e così il negozio cresce.

Le clienti arrivano nel mio negozio cercando cose specifiche per il loro bisogno (per esempio “abito da ballo verde anni 50”, ecc) nel motore di ricerca della piattaforma Etsy o su Google. Il trucco è avere un buon SEO in modo che tra i tantissimi risultati di ricerca che vengono fuori spuntino i miei prodotti. Per farmi pubblicità uso tantissimo anche la mia pagina Facebook e il mio blog

C’è un’interazione molto stretta con le clienti e con le loro richieste. Anche se si svolge tutto online tramite mail, lavoriamo insieme sul modello, sul tessuto, sul colore, mi mandano le misure, e io realizzo il capo in base alle loro richieste. Poi una volta realizzato, lo spedisco personalmente tramite le Poste.

Non avendo dipendenti, sono designer, sarta, amministratore delegato, marketing manager, ma anche segretaria e donna delle pulizie. Mi sono scordata l’idea degli orari di lavoro tipo 9-18. Se mi arriva una richiesta a mezzanotte  e sono sveglia, rispondo. Se no, potrebbe essere un potenziale ordine perso. A volte le deadline sono dure, ma se devo cucire finno alle 23:00 o dalle 7:00 del mattino per far felice una sposa o una damigella, lo faccio volentieri. Mi sono scordata dell’idea della busta paga a fine mese, ma in cambio ricevo la soddisfazione di poter vivere modestamente ma dignitosamente con il lavoro delle mie mani e della mia testa.

Poi io credo ci sia sempre qualcosa di nuovo da imparare, quindi da Settembre 2013 seguo anche un corso di sartoria in una delle migliori scuole di Milano, per arricchire le mie conoscenze tecniche e per poter offrire dei prodotti più vari.

Il mio obiettivo è aprire un piccolo atelier fuori casa tra qualche anno, con due sarte che mi aiutino con la confezione dei capi. Spero anche di poter ridare presto i soldi alla mia famiglia. E anche se ci ho messo tanto a capirlo, so che non potrei più vivere senza toccare i tessuti e senza vederli trasformarsi in oggetti che le donne indosseranno nei giorni importanti delle loro vite. E poi, c’è qualcosa di affascinante, una magia, nel vedere come prendono vita gli stili del passato, proprio dalle  mie  mani.

La via per diventare un artigiano vero e proprio è lunga ed ho appena iniziato, ma ho fiducia che questa attività sfrutterà sia le mie conoscenze di marketing e comunicazione che mi hanno dato i miei studi, sia il mestiere artigiano che sto imparando man mano che vado avanti. E penso che, nonostante le difficoltà, l’Italia sia il posto migliore per fare tutto ciò.

Luca Carbonelli

Imprenditore, esperto di Marketing ed ecommerce, con particolare preparazione nella gestione della piattaforma Amazon. Dal 2004 gestisce l'azienda di famiglia, la Torrefazione Carbonelli s.r.l. di cui è fautore della trasformazione digitale che le ha permesso di imporsi nel mercato online come punto di riferimento del made in italy nel settore food & beverage.
È consulente esterno in gestione aziendale, trasformazione digitale, marketing e comuniaczione; ecommerce, Amazon. Effettua corsi di formazione in management delle pmi, maketing, digital marketing, ecommerce, gestione della piattaforma Amazon. È autore di "Falla esplodere. Come una piccola impresa può affrontare la trasformazione digitale".

Impegnato nel sociale, è stato per 5 anni vice presidente del gruppo giovani della CNA (confederazione nazionale artigianato).

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