“FrozenCube” è l’azienda ideatrice e produttrice dei “Cube” di frutta selezionata, mantecata e ghiacciata, realizzati con esclusivi stampi da 3 cm. Un’innovazione divertente ed irriverente nel campo del “Food&Beverage”.
Dove nasce l’idea di creare dei cubetti di frutta e cioccolato per accompagnare ed impreziosire sia bevande che pietanze?
La società ed il brand di “Frozencube il gusto al cubo®”, prendono forma da un’idea di miscelazione di bevande con il proprio prodotto, con varietà di gusti quasi infiniti. La nostra idea (ironizzando) è, che il “classico” cubetto di ghiaccio fatto di sola acqua, è ormai giurassico, superato! Ora c’è CUBE il nuovo gusto del ghiaccio.
Siete un’azienda molto giovane, nata solamente due anni fa, e avete già una linea di prodotti differenti ed uno store online. Qual è stato il segreto della vostra rapida ascesa?
Il segreto è nella volontà di utilizzare e proporre esclusivamente elementi naturali. Ci siamo, infatti, prefissati l’obiettivo di apportare genuinità e novità al consumatore con prodotti sani ed energetici, cercando di stupire il mercato con la semplicità e varietà dei prodotti offerti. Passione, entusiasmo e l’alta qualità permettono a FC di affermare i prodotti e il brand nel mercato del Food&Beverage internazionale.
Perché definireste “FrozenCube” un’azienda “Mad” ?
Albert Einstein diceva: “E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato”… e non era Italiano, Frozencube è Italiana, vuole essere la novità, il brio, la trasgressione ecco perché potremmo definirci un’azienda “MAD”.
Che consiglio dareste ai giovani che desiderano avviare un progetto imprenditoriale?
Il cuore, la passione e la perseveranza sono gli ingredienti fondamentali per dare vita ad un’ idea, da non sottovalutare mai però, gli aspetti commerciali, fiscali e produttivi nei quali ci si imbatte fin da subito, individuando le figure professionali necessarie per creare una squadra di successo.
Se faceste parte del Governo Tecnico, quale sarebbe la vostra ricetta per aiutare e tutelare i giovani imprenditori italiani?
Una struttura in grado di valutare con la giusta attenzione i progetti e sostenere concretamente le giovani imprese nel momento di startup. Finanche agevolando l’ingresso all’utilizzo di fondi economici, snellendo i tempi delle prassi burocratiche e catalizzando le giuste sinergie tra imprenditori.
Se aveste la possibilità di parlare con un consulente, cosa gli chiedereste per far funzionare meglio la vostra attività imprenditoriale?
Chiederemmo, nuove idee da attuare e sviluppare a livello nazionale ed internazionale sia per le reti commerciali sia per lo sviluppo dell’automazione della produzione. Sottoponendo anche le altre idee che abbiamo nel cassetto e che potranno sconvolgere il mercato dell’intera movida notturna.