GianGusto (Al secolo L’Altra Piadineria) è una delle più importanti catene di piadinerie italiane nata per volontà di Paolo Malfassi. La catena oggi annovera 30 punti vendita, dei veri e propri laboratori artigianali, ed è in costante crescita, merito dell’attenzione alla qualità dei prodotti.
Nell’ultima intervista ti sei definito Mad perché investi su quell’italianità, su quell’estrosità e su quel concetto di qualità alimentare nazionale capace di dare grandi soddisfazioni. Da allora che cos’è cambiato nel tuo essere Mad?
Qualcosa è cambiato, nuove aperture di P.V. , nuove conoscenze tecniche e commerciali, crescita organizzativa e nuovi progetti in cantiere. Abbiamo fatto bene fino ad oggi, ed in questo momento di crisi estrema, noi iniziamo a “giocare”, aggrediremo sempre piu’ il mercato della ristorazione veloce , ma di qualità.
Alcuni dei franchising promuovono la propria attività attraverso Facebook. Non hai mai pensato di impiegare il social network a livello centrale?
Stiamo iniziando una campagna finalizzata ad unire tutti i gruppi dei singoli P.V. su un unico Official Group
Tra i punti vendita non se ne annovera nessuno nel Sud Italia; è una scelta in linea con una strategia precisa?
Si, la nostra organizzazione è molto flessibile ma come tale necessita di tempistiche piu’ lunghe per sviluppare territorialmente in businnes; ci arriveremo!
Che consiglio daresti ai giovani che possiedono un progetto imprenditoriale?
Prima studiare e velocemente, poi “Lottare” con i genitori e con le banche per avere un piccolo finanziamento per poter iniziare, la passione porterà ai risultati; in ogni caso sbagliare è lecito, ma non provarci è delitto!
Se tu facessi parte del Governo Tecnico, quale sarebbe la tua ricetta per aiutare e tutelare i giovani imprenditori italiani?
Se ami i giovani li fai sbagliare, non li metterei sotto una campana di vetro, la tutela blocca lo sviluppo, le idee devono essere sviluppate nel bene o nel male; magari inserirei qualche ora di psicologia (dinamiche familiari, ricatti dei genitori, dipendenze ecc.i nostri giovani devono crescere prima) nelle scuole dell’obbligo al posto di vecchie teorie, che come tali restano vecchie e saranno sempre teorie di pochi.
Se avessi la possibilità di parlare con un consulente, cosa gli chiederesti per far funzionare meglio la tua attività imprenditoriale?
Con un consulente, come faccio spesso, farei due chiacchiere soprattutto per problemi tecnici e di vincoli assurdi esistenti, ma poi, seguirei sempre il mio MadBrain , io sono l’imprenditore, io decido ed io posso sbagliare .