Il Cinema visto da un ascensore

Chi scrive soffre di vertigini. Qualsiasi cosa si innalzi a più di venti centimetri da terra comincia a essere un problema. È stato un grosso problema anche al Museo del Cinema di Torino, che offre ai visitatori una splendida salita a bordo di un ascensore tutto trasparente va su e giù nella cupola della Mole Antonelliana. Abbarbicata come un koala alla spalla delle amiche con cui ero, credo di essermi persa un po’ di magia.

Perché, in fondo, molte scene memorabili dei film sono state girate proprio all’interno di un ascensore. Forse perché quello passato all’interno degli ascensori è un non-tempo che collega due momenti. Un finto “dietro le quinte” dove ci si prepara per fare il proprio ingresso in scena. Vedere per credere.

Valentina Spotti

Nasce nel 1984 e vede per la prima volta una pagina web sul finire degli anni Novanta: ci rimane male perché si immaginava chissà cosa. Poi vennero i blog, i social network e YouTube, soprattutto YouTube, dove ha perso innumerevoli ore di sonno e studio saltando di video in video, ma che alla fine le ha regalato una bella idea per una tesi di laurea su reputazione e audiovisivi. Oggi è contributor per Tech Economy e lavora
come web editor per uno dei maggiori portali italiani di informazione
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