La misura del perder tempo

L’unica differenza tra me e un folle è che io non sono folle
 Salvador Dalí

Piove, a Milano fa freddo. Ho passato gran parte del weekend a lavoricchiare distrattamente davanti a uno schermo, rifiutando di accettare il fatto che fuori ci sono undici gradi. Undici gradi a un mese dall’estate. Surreale.

Brancolo su YouTube e mi ritrovo davanti al cortometraggio più famoso della storia del cinema. Chiamarlo corto è quasi un ingiustizia. E io ho da fare, ma quel tasto rosso è troppo invitante. Quindici minuti, la misura del perder tempo.

Valentina Spotti

Nasce nel 1984 e vede per la prima volta una pagina web sul finire degli anni Novanta: ci rimane male perché si immaginava chissà cosa. Poi vennero i blog, i social network e YouTube, soprattutto YouTube, dove ha perso innumerevoli ore di sonno e studio saltando di video in video, ma che alla fine le ha regalato una bella idea per una tesi di laurea su reputazione e audiovisivi. Oggi è contributor per Tech Economy e lavora
come web editor per uno dei maggiori portali italiani di informazione
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