Allora, è successo praticamente che il direttore di Wired Massimo Russo ha bacchettato l’ex direttore di Wired Riccardo Luna aka @riccardowired (che poi è già un pò come se Andrea Pirlo su twitter si chiamasse @PirloMilan), reo di aver avuto conflitti di interesse su degli articoli scritti per Repubblica.
Tutto comincia così:
Lettera aperta a @riccardowired Caro Riccardo, ma non sarà che il futuro cui pensi è solo il tuo? http://t.co/Kg6HGIaZx7 @wireditalia
— Massimo Russo (@massimo_russo) July 25, 2013
Per farvela breve, nella lettera aperta, che vi invito a leggere, Russo rinfaccia a Luna di usare il suo ruolo nella testata per “promuovere” iniziative legate a soggetti con cui collabora. Nel caso attuale l’istituto di credito CheBanca! promuove alcuni progetti che ruotano intorno al wi-fi libero. In passato, invece, Luna, riferisce Russo, ha scritto sempre su Repubblica un articolo che acclamava il ministro Profumo, del quale era anche consigliere. Un certo conflitto di interessi in effetti, a mente calda pare ci sia.
Poi Riccardo Luna risponde a Russo:
La trasparenza, il wifi e l’innovazione: una proposta a Wired http://t.co/hBPt6wtAUw
— Riccardo Luna (@riccardowired) July 25, 2013
Si giustifica, dà le sue ragioni, dice che tutto è stato fatto con la massima trasparenza e che ai tempi dell’articolo sul ministro, lui non era ancora il suo consigliere. E infine, ma forse la cosa più importante, invita Russo e Wired a collaborare per vincere la battaglia del wi-fi libero.
…E tutti vissero felici e contenti… mi verrebbe dire, poi leggo il commento di Russo alla risposta di Luna, e penso che forse, markette a parte, probabilmente il direttore di wired (il nuovo) davvero ha voluto mandare un messaggio sulla trasparenza dell’informazione. Sull’etica del giornalista.
Io dico che finirà a tarallucci e vino. Anche se Luna non ci ha fatto una gran bella figura. Poi a conti fatti sui post, alle 21.26 del giorno dello sfogo e della risposta, la lettera di Russo vanta 1400 Like, la risposta di Luna poco più di 250 Like, che considerando il numero di follower dei due giornalisti e la visibilità, e la diversa influenza che i due hanno nella rete in Italia, è una vera sorpresa. E comunque la somma genera un’enorme molla per la causa che entrambi i soggetti porteranno avanti, il wi-fi libero. Essendo un malpensante nato, poi, mi sono anche chiesto se tutto non fosse studiato.
Io credo che Riccardo Luna abbia un gran merito: quello di aver comunque dato visibilità ad argomentazioni che avevano ed hanno bisogno di visibilità. Non ultimo, il mio post sul made in italy, pubblicato su CheFuturo! e per cui ancora ringrazio dello spazio. Ma come penso da quando è di voga il #cambiamotutto, con questo imperativo si esagera. A cambiare devono essere le cose che non vanno bene. Quindi anche tu Riccardo, magari ora non cambiare tutto per uno scivolone, che va ammesso. Cambia, cioè elimina il superfluo, che ce n’è tanto di superfluo che ti circonda. Elimina tanti burattini, che il teatrino può diventare una vera e propria opera teatrale che entrerà nella storia. Regoliamoci un pò, perchè l’innovazione, quella funzionale, quella che sposa la causa di un vero rilancio dell’economia italiana, va spinta con tutte le forze e avrà sempre una mano da tutti noi. Poi chissenefrega se ci sono interessi personali e professionali, purchè siano trasparenti. Del resto siamo tutti imprenditori per le nostre imprese, e perchè no, le nostre imprese possono far rinascere un bene comune.
E a proposito, accattateve o’cafè.