Saper attendere

Trombini Giuliano, L’attesa

L’attesa è un esercizio di pazienza quotidiana. Saper attendere vuol dire riconoscere al tempo la sua principale funzione, quella di far maturare gli eventi. Ma l’attesa per dare i suoi risultati ha anche bisogno di partecipazione vigile della nostra mente e dei nostri sentimenti.

Attendere razionalmente il risultato di ogni azione della nostra giornata presuppone il credere ad uno stretto rapporto causa-effetto, non sempre prevedibile, non sempre gradito, ma in ogni caso generato da una scelta, un arbitrio che si esercita a volte in libertà e a volte per coercizione, calcolo, convenienza, sudditanza psicologica. L’attesa irrazionale non ha motivo di esistere. E’ come partire senza meta, vivere al buio di una cecità esistenziale, soffrire d’ignavia senza consapevolezza.

Grand Central Station – New York , 28 ottobre 2012

L’evento improvviso risolutore della tua vita vuota di prospettive non esiste, di norma la sua attesa è solo espressione di fatalistica rassegnazione. L’attesa, quella giusta e motivata, è dinamicità, programmazione, desiderio di gratificazione, verifica delle nostre capacità organizzative, del nostro impegno e della nostra capacità di fare delle scelte finalizzate ad un risultato. Attesa vuol dire anche temperanza, prudenza, tempismo, calcolo.

Tutti i grandi amori sono fatti di grandi attese, attese a volte difficili da sopportare, lenite da piacevoli fantasie, ma sempre prodromiche di grandi ritorni, di incontri dominati dall’Eros e dalla passione reciproca, che solo l’attesa ha saputo far crescere a dispetto della lontananza. Attesa vuol dire crescita morale, intellettuale, mentre il tempo ti mette alla prova, fra mille errori e disappunti e ti prepara alla quotidiana tenzone della vita. Attesa vuol dire umiltà nell’apprendere, gioia del risultato successivo. Attesa è anche fiducia nel prossimo e nel futuro e non dovrebbe mai voler dire illusione.

Attesa  dovrebbe essere disponibilità di tempo e di buone speranze. Mi piacerebbe tanto attendere ancora… con molte “aspettative”.
Son riflessioni, le mie, nell’attesa  piacevole  di un ottimo caffè, in questo affabulante Salotto.

Pino Cito

Medico-chirurgo specialista in ginecologia ed ostetricia. Gia' docente universitario, attualmente in pensione. Appassionato d'arte e fotografia, ama il giardinaggio, i viaggi e le buone letture.

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