“Nella vita ci sono tre cose veramente intollerabili:
il caffè freddo, lo champagne tiepido e le donne sovraeccitate”
1. Si guadagnò la fama a soli 23 anni con un adattamento radiofonico de La Guerra dei Mondi, romanzo di fantascienza di H. G. Wells. L’adattamento originale gli sembrava noioso, così decise di trasformarlo nella radiocronaca di fittizio sbarco alieno in un paesino del New Jersey. Gli ascoltatori la presero per vera e in capo a 15 minuti si diffuse il panico in tutta la costa est degli Stati Uniti. I presenti in studio raccontano che il dirigente della CBS, Davison Taylor, si precipitò negli studi radiofonici in ciabatte e vestaglia, intimando a Welles di smettere. Lui, per tutta risposta, replicò: “Interrompere? Perché? Devono avere paura, mi lasci continuare!”
2. A 26 anni girò il suo capolavoro, Quarto potere, ovvero la storia delle ultime parole di un magnate dell’informazione nell’America degli anni Quaranta. L’American Film Institute l’ha incoronato il più bel film della storia del cinema americano, ma non a tutti piacque: il filosofo francese J. P. Sartre lo definì “barocco e ridondante”.
3. Rimasto orfano di entrambi i genitori in tenera età, appena diciannovenne Orson Welles partì per l’Irlanda, con l’obiettivo di diventare un pittore, vagabondando a bordo di un carretto. In realtà spese tutti i suoi soldi e una volta arrivato a Dublino dovette vendere il carro:
Quando arrivai a Dublino dovetti vendere l’asino all’asta, ed anche me stesso. Penso che avrei potuto trovare un onesto lavoro come giardiniere o lavapiatti: purtroppo diventai attore
4. Fino al giorno della sua morte, Orson lesse un libro al giorno
5. Nel 1939, prima di mettere in cantiere Quarto potere, Welles aveva pensato di portare sul grande schermo Cuore di Tenebra di Joseph Conrad. Il progetto non prese mai il via. A portare al cinema Cuore di Tenebra ci avrebbe pensato Francis Ford Coppola quarant’anni più tardi. In ogni caso, avremmo avuto un film tratto da Conrad.
6. Nel 1965, ormai considerato una leggenda vivente, Orson Welles scrisse sui Cahiers du Cinema:
Il cinema è un mestiere… Nulla può essere paragonato al cinema. Il cinema appartiene al nostro tempo. È la cosa da fare.
7. A proposito del personaggio di Charles Foster Kane, protagonista di Quarto potere, Welles disse:
Secondo alcuni Kane amava soltanto sua madre, secondo altri amava solo il suo giornale, solo la sua seconda moglie, solo se stesso. Forse amava tutte queste cose, forse non ne amava nessuna. Il pubblico è l’unico giudice. Kane era insieme egoista e disinteressato, contemporaneamente un idealista e un imbroglione, un uomo grandissimo e un uomo mediocre.