Tre consigli d’oro sulla fotografia di strada secondo Eric Kim

Qualche settimana fa, Eric Kim, uno dei miei fotografi preferiti, ha pubblicato una lista di 102 cose che imparato facendo street photography. I miei tre consigli preferiti sono:

Jazz Hands

21. La Post-Produzione delle foto digitali non può impiegare più di un minuto.

É meglio spendere tempo scattando foto piuttosto che lavorandole con photoshop. Risparmia le tua abilità di post-produzione per i lavori che fai in studio. Anche io avevo l’abitudine di spendere troppo tempo lavorando le fotografie. Allineavo gli orizzonti, correggevo le prospettive, ripulivo i piccoli difetti. Poi ho visitato una mostra di Henri Cartier-Bresson e ho capito che tutta la fatica messa nella post-produzione è completamente sprecata. Il valore della fotografia di strada è altrove. É là fuori, essere al posto giuto al momento giuto, scattando foto.

47. Porta sempre la tua macchina fotografica ovunque vai. Ovunque.

Per questo motivo ho deciso di passara ad una macchina a telemetro e ho comprato una Fuji X100. Porto sempre la machina fotografica con me e la mia Nikon D90 non era sufficientemente pratica. Così succedeva che ogni tanto rimanesse a casa. E guarda un po’, ogni volta che la lasciavo a casa, c’è era una foto grandiosa li ad aspettarmi, ma io non ero pronto.

64. La miglior combinazione: una macchina e una lente.

Ogni volta che sono uscito a far foto con più di una macchina fotografica ho speso più tempo cambiando attrezzatura che non facendo foto. Stessa storia quando avevo con me più di una lente. Ora esco sempre e solo con una macchina e una lente e i risultati sono notevolmente migliorati.

68. “Accetta il fatto che la maggior parte delle tue fotografie sono merda.” – Charlie Kirk.

Da quando ho imparato ad accettare questa verità mi sento molto meglio.

Questa è la versione tradotta di un post che ho pubblicato sul mio blog qualche tempo fa.

Luca Sartoni

Luca Sartoni, più facile trovarlo cercando “Luca” su Google che provare a prenderlo, visto che negli ultimi 4 anni ha visitato 75 città in 20 paesi. Il suo lavoro lo porta in giro per il mondo e lo fa con la macchina fotografica sempre al collo.

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