Ventotto anni – Dieci anni

“Ci sentivamo il centro del mondo, dove tutto era sul punto di accadere”
W. Becker, 2003

Goodbye Lenin è come un buon vino: migliora invecchiando. Questo film è uscito in Italia esattamente dieci anni fa, un mese prima dei miei esami di maturità, quando “tutto ti sembra sul punto di accadere”, un po’ come dice il protagonista.

L’ho sempre amato molto, Goodbye Lenin. E non solo perché ancora oggi penso che sia un’ottima sceneggiatura – oltretutto scritta da un autore molto giovane – ma anche perché la caduta del Muro di Berlino è il mio primo ricordo storico. E così, l’ingenuità di Alex, che ricostruisce una DDR ad uso e consumo della madre malata si sovrappone al mio ricordo di quella sera, quando il Muro cadde e io bambina lo guardavo in tv insieme a mio padre.

Ps. Da notare la maglietta di Denis dal sesto minuto in poi…

Valentina Spotti

Nasce nel 1984 e vede per la prima volta una pagina web sul finire degli anni Novanta: ci rimane male perché si immaginava chissà cosa. Poi vennero i blog, i social network e YouTube, soprattutto YouTube, dove ha perso innumerevoli ore di sonno e studio saltando di video in video, ma che alla fine le ha regalato una bella idea per una tesi di laurea su reputazione e audiovisivi. Oggi è contributor per Tech Economy e lavora
come web editor per uno dei maggiori portali italiani di informazione
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