
Il caffè macinato fresco delle pubblicità televisive, non è fresco. E’ macinato! Tutti i prodotti trattati e impacchettati con tecniche utili alla conservazione potrebbero altrimenti essere identificati come “freschi”.
Da wikipedia. Sottovuoto: Con questo tipo di trattamento è possibile conservare un alimento più a lungo perché in assenza di aria la maggior parte dei microorganismi e dei batteri non possono svilupparsi. È una tecnica che permette di conservare il sapore, il profumo, il colore e le proprietà nutrizionali dell’alimento ed è utilizzata sia con prodotti crudi che cotti.
Le grosse aziende spendono milioni di euro in pubblicità strafighe, con testimomial di primissimo livello, format studiati a puntino, con minispot seriali, e poi? che messaggio lanciano? Un messaggio ingannevole. “scegli tra la miscela Classica e il Macinato fresco”. Scegli o questa o quella. Ma cosa vuol dire? Al momento della macinatura della miscela classica, il caffè non era fresco? Mentre il “macinato fresco” sì? se ci ragioniamo possiamo tentare di scagionare l’azienda pensando che “macinato fresco” sia il nome attribuito al tipo di miscela. Ma si può mai denominare un prodotto con un passaggio della produzione che effettuano tutte le aziende del settore? Come se domani la Fiat lanciasse l’ultimo modello, la “metallizzata“.
Pubblicizzare il caffè macinato fresco in un pacco sottovuoto su uno scaffale di un supermercato. E’ come se il mio amico Gino Sorbillo promuovesse la sua squisita pizza in tutto il mondo, per poi presentargli in tavola la speedypizza Findus. E chiedo umilmente perdono a Gino per questo improponibile accostamento, ma spero che abbia reso l’idea.
Ma stiamo scherzando? #SvegliaCliente
Conflitto di interessi a parte, che mi vede in questo post, sia consumatore che produttore del bene alimentare in oggetto, chiedo a voi tutti il supporto, per allestire la sezione #SvegliaCliente nel salottino del consumatore, qui nel Salotto del Caffè, dove segnalare quelle che per noi sono vere e proprie pubblicità ingannevoli. Senza effettuare battaglie contro i brand che le propongono, ma con il solo scopo di informare il consumatore su ciò che sta acquistando invogliato dalla pubblicità che vede.
La rete per svegliare il consumatore. Vediamo se riusciamo realmente ad influenzare i consumatori a prestare la giusta attenzione su ciò che acquistano, e le aziende a mettere da parte questo tipo di comunicazioni ambigue.
ah, questa non è la classica pizza napoletana 🙂
